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Approfondimento su Mastopessi Aurelia

Il seno, per quanto possa essere una caratteristica del corpo femminile, non sempre ha una forma tonica e soda, ma ad ogni problema c’è la sua soluzione, è in questo caso parliamo della Mastopessi Aurelia. Nata come correzione estetica per il seno, è diventata molto apprezzata nei soggetti femminili che, ad oggi, possono contare anche su diversi sviluppi degli interventi che interessano la Mastopessi Aurelia. Attenzione però, la Mastopessi Aurelia non è mastoplastica, come erroneamente si pensa. Quest’ultima mira a ricostruire il seno, a ridurlo oppure a aumentare di volume, quindi è totalmente diversa da cercare di modificare la forma di un seno cadente che potrebbe essere “sollevato” anche in modo del tutto naturale. Il seno cadente è una “patologia inestetica” chiamata in gergo tecnico medico ptosi mammaria. Essa caratterizza la forma del seno come cascante, cadente o pendente. Si ha un seno morbido, quasi flaccido, che è “vecchio”, nel senso che sembra appartenere ad un corpo in età avanzata. Le donne che soffrono di ptosi mammaria, spesso si sentono menomate e private della loro femminilità. La loro autostima è molto fragile e ci si vergogna anche di andare al mare o indossare dei capi di abbigliamento aderenti. Purtroppo si deve combattere con un carattere che è cresciuto con la sensazione spiacevole di non essere femminili. Tra l’altro la Mastopessi Aurelia è indicata anche per le donne che posseggono una areola del tutto formata. Le piccole malformazioni che possiamo notare se non sono del tutto normale, alle volte un capezzolo può sembrare più a punta rispetto all’altro oppure essere di qualche millimetro più piccolo. Molte persone possono credere che questo sia un problema del tutto trascurabile, ma in realtà è un inestetismo che non aiuta per nulla le donne sentirsi apprezzate. Tra le patologie che vengono curate maggiormente dalla Mastopessi Aurelia ritroviamo l’inversione del capezzolo, vale a dire che i capezzoli sono rientrati all’interno dell’areola oppure tendono a incurvarsi verso l’alto, poi siamo solite a usare dei reggiseni particolarmente aderenti, questo problema aumenta e diventa comunque una sorta di “retrazione” dove possiamo avere anche delle conseguenze infiammatorie o comunque sensazioni di forte prurito. Questa patologia, che è molto comune, tende a creare anche una pigmentazione della parte del capezzolo molto più scura ed è facile avere delle infezioni che possono comunque creare delle crosticine che sono molto dolorose. Nonostante possiamo avere un’ottima igiene personale e lavare spesso le areole con detergenti antibatterici, purtroppo il problema In effetti l’unica soluzione che si riesce a trovare per modificare questa struttura anomala è la Mastopessi Aurelia che va a correggere questo inestetismo, tramite un’operazione chirurgica, e a garantire una forma del tutto naturale senza avere più problemi di infezioni o sfoghi della pelle.

Mastopessi Aurelia e bellezza del seno

La bellezza del seno è assolutamente un valore aggiunto nella donna che vuole sentirsi comunque apprezzata e ha una cura particolare del proprio corpo. Possedere un seno che sia sodo, anche se molto piccolo, porta comunque a sentirsi molto più sicure del proprio aspetto e a sviluppare anche un carattere più socievole. Con il passare degli anni la nostra corporatura cambia e si modifica, i muscoli perdono tono, il seno potrebbe diventare più cascante e maggiormente flaccido, con una conseguenza anche di una asimmetria nella sua formazione. Si tratta di elementi che possono essere combattuti con una buona idea fisica, ma che comunque non è detto che diano lo stesso risultato. Quando si soffre di un problema alla schiena o difetti posturali, il corpo si muove in modo innaturale e potrebbe caricare il peso più su un lato che su un altro, questo porta a sviluppare la muscolatura in modo diverso e questa ricade anche sul seno. Alle volte possiamo notare che un seno e più gonfi di un altro oppure notare che un seno è di qualche centimetro più alto. Questi sono tutti i piccoli difetti che, sono del tutto naturali, ma che possono comunque ad avere una disarmonia nella propria silhouette. La cura della bellezza passa attraverso trattamenti estetici che mirano a far rimanere perfettamente sodo le mammelle e che devono aumentare negli anni, specialmente se si ha un seno prosperoso o comunque già parte da una terza taglia a salire. Queste conformazioni mammarie sono quelle che soffrono più spesso di problemi di pesantezza al seno e di seno cascante. Desiderate avere un seno sia comunque molto sodo e alto? La Mastopessi Aurelia riesce ad intervenire in modo sicuro per riportare la forma giovanile che è tanto ambita. La Mastopessi Aurelia è un intervento di chirurgia estetica che aiuta realmente a garantire una soluzione immediata per moltissimo tempo. Si tratta sempre di una operazione che avviene tramite il bisturi, ma che aiuta a combattere il cedimento delle mammelle e a modificare la struttura delle ghiandole mammarie che si sono modificate, magari a causa di un allattamento post gravidanza oppure anche combattere l’invecchiamento dei tessuti. La Mastopessi Aurelia si basa sul rispetto di tre punti fondamentali, vale a dire:

Riposizionamento
Volume
Tonicità
Cura dell’areola

Ognuna di essa è realmente un problema di disagio estetico e emotivo che tiene in considerazione proprio quali sono i problemi che il soggetto affrontando. Molte giovanissime si sono avvicinati a questo trattamento estetico proprio perché hanno notato, in età dello sviluppo e puberale, che loro seno aveva degli inestetismi che non sono passati con il tempo. Ovviamente e anche un’operazione molto richiesta dalle donne in età avanzata che desiderano eseguire un “lifting” alla pelle e donare un nuovo aspetto al proprio seno.

Mastopessi Aurelia gradi di ptosi mammaria

Tornando a parlare della problematica della ptosi mammaria possiamo dire che essa si classifica in 4° di rilassamento del seno. Il primo grado è quello che è molto lieve come inestetismo, si ha un rilassamento del seno cascante che si adagia comunque sul petto e non regala alcuna tonicità o rotondità alle mammelle. Sono colpite anche le giovanissime, che magari sono eccessivamente magre, dove il tono muscolare non si è formato in modo corretto e ha creato questo inestetismo. Secondo grado è quello che interessa le donne che hanno subito un cedimento dei muscoli del seno in fase di posta allattamento. In questo caso il seno è stato sfruttato per creare il latte e ha avuto un deterioramento molto corposo anche perché l’allattamento potrebbe essere durato qualche anno. In questo caso esso è particolarmente svuotato e assolutamente bruttino da vedere. Il terzo grado, conosciuta anche come ptosi mammaria avanzata, interessa le donne che hanno superato i 35 anni di età, hanno avuto qualche gravidanza e allattamento, ma soprattutto hanno subito una grave forma di dieta che ha danneggiato proprio i depositi di grasso e muscolari del seno. In questi casi il seno è particolarmente cadente e tende a non essere tondeggiante o comunque a perdere tono. Per quanto riguarda il quarto grado di ptosi mammaria, conosciuta anche come ptosi mammaria severa, interessa le donne che hanno un seno cascante, che tende ad allargarsi verso l’esterno e formano una sorta di “focaccia” appiattita che è molto flaccida al tatto e per nulla femminile. Questi sono i gradi più gravi che richiedono sempre l’intervento di una Mastopessi Aurelia. Ovviamente per avere una diagnosi chiara del proprio problema ci si deve rivolgere ad un medico specialista, un chirurgo plastico, che vada esattamente capire quale sia il problema e a evidenziare se si tratta di un danno alla muscolatura e a cuscinetti adiposi oppure se si parla di un problema tumorale o di fibroma. Ad ogni modo l’intervento di Mastopessi Aurelia è una soluzione valida che viene usata molto spesso in chirurgia estetica e medica.

Mastopessi Aurelia e operazione

Prima dell’intervento di Mastopessi Aurelia occorre assolutamente sottoporsi a diverse analisi cliniche e a delle mammografie che sono indispensabili per il medico che deve intervenire. Su questa lastra che vengono comunque studiate in modo molto approfondito, lo staff medico riesce a creare una sorta di programmazione da seguire durante l’intervento per creare meno danni dell’organismo del soggetto. In base all’entità del danno della ptosi mammaria oppure della struttura delle mammelle, si riesce a eseguire e creare una metodica di intervento che sia diretta e di poco tempo. La procedura è comunque quella di andare ad incidere il seno in determinati punti, magari alla base oppure all’altezza dell’areola, per garantire un inserimento di un eventuale protesi mammaria o comunque di un intervento diretto all’eliminazione dei cuscinetti di grasso eccessivamente liquidi, che siano assolutamente sicuri e non vadano a creare dei problemi o effetti collaterali. Possiamo dire che l’intervento dura poche ore, in anestesia locale e che gli effetti post operatori possono durare qualche settimana, ma comunque si tratta di avere delle visioni che aiutano realmente a garantire una soluzione duratura per il proprio seno.

Riduzione del seno, quando si deve eseguire

Tra le pratiche maggiormente usate nella Mastopessi Aurelia ritroviamo la riduzione del seno che interessa getti obesi, in avanti con l’età oppure che hanno problemi di disfunzioni ghiandolari. Il seno alla fine è un deposito di grasso che potrebbe diminuire suo volume dopo una dieta drastica oppure rimanere inalterato creando tanti problemi di salute al soggetto. Nel momento in cui abbiamo un seno eccessivamente grande e il nostro corpo è particolarmente snello, cosa che capita nelle donne che hanno superato i 40 o 45 anni di età, ci ritroviamo ad affrontare diverse problematiche che interessano proprio la schiena, la respirazione e la tachicardia. Il seno grande tenda essere un peso che non si distribuisce in modo uniforme in tutto lo scheletro e porta ad avere acciacchi infiammazioni muscolari e dei nervi. Tenendo conto che si ha a che fare con un problema che degenera negli anni, molti medici richiedono eseguono questo intervento di riduzione del seno. Tra l’altro ricordiamo che, quando dormiamo o comunque siamo supini, il seno tende a schiacciare effetto che potrebbe comunque dare delle difficoltà ai battiti cardiaci. La riduzione del seno, che avviene tramite la Mastopessi Aurelia, non è un intervento piacevole, ma comunque aiuta anche a rimodellare questa parte femminile in modo da poter riacquistare un aspetto del tutto giovane. Tante donne che sono obbligate a eseguire questa riduzione del seno tendono comunque a farsi eseguire anche una mastoplastica in modo da avere una forma tondeggianti, soda e soprattutto molto giovanile. La riduzione del seno avviene comunque tramite una espirazione del grasso dei cuscinetti che sono disposti all’interno della mammella, aiutare la muscolatura a tornare soda e magari anche eseguire un lifting della pelle che sollevi entrambi i seni. Questo tipo di intervento viene consigliato esclusivamente dopo una diagnosi stabilita e studiata da un medico specialista e non a effetti collaterali a lungo termine. Anche molte donne che l’hanno dovuta subire, hanno dichiarato che si sono trovate con un seno totalmente rimodellato, sodo e tonico che prestando anche una sicurezza che avevano perso.

Mastopessi Aurelia e la malattia di Paget

La patologia di Paget del capezzolo è un tumore che colpisce direttamente la regola e che porta conseguenze a tutto il seno facendo sviluppare un carcinoma mammario. Anche questo tipo di problema di salute viene curato esclusivamente con un intervento diretto di Mastopessi Aurelia con l’obiettivo finale di non avere un intervento eccessivamente aggressivo nel seno e quindi distruggerla totalmente. Purtroppo i tumori al seno sono all’ordine del giorno e, tante donne che lo hanno dovuto affrontare, si sono trovate ad avere totalmente l’asportazione del seno per eliminare tutte le cellule tumorali. Attualmente, grazie ai continui controlli che si consiglia di effettuare annualmente per la tutela della propria salute, essi vengono operati immediatamente tramite una Mastopessi Aurelia che, come abbiamo accennato prima, si concentra proprio sull’areola, garantendo proprio un intervento molto leggero. I primi indizi di una malattia di Paget, sono quelle di avere l’areola particolarmente arrossata, essi squama, che è particolarmente irritata e dove abbiamo un prurito costante. Se ci sono tutti questi indizi andate immediatamente a eseguire una mammografia e a farvi visitare da parte di un medico specialista per capire a che livello di patologia vi ritrovate. In caso ci sono anche delle secrezioni dal capezzolo, ma non siete incinte o non state effettuando l’allattamento, allora diventa assolutamente necessario che vi facciate visitare da un medico specialista immediatamente. Mastopessi Aurelia - Richiedi un preventivo