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Approfondimento su Mastoplastica Don Bosco

Un seno al top, specialmente adesso che giunge l’estate, propone comunque una parte affascinante seducente che deve essere sfoggiata senza inestetismi e la Mastoplastica Don Bosco aiuta a avere una particolare attenzione proprio in questa parte del corpo molto femminile. Sexy e che aiuta ad attirare l’attenzione, il seno deve riuscire sempre a garantire una buona tonicità e una dimensione adeguata alle proporzioni del proprio corpo. Ovviamente occorre sempre che ci sia un elemento del tutto naturale, dove la Mastoplastica Don Bosco ha realmente creato e sviluppato delle tecniche che possono rendere particolarmente naturale il seno anche se è totalmente ricostruito. Per aiutare a valorizzare il seno, oltre ad utilizzare dei reggiseni che sono forniti di possa e avere delle vistose scollature, deve essere soprattutto sodo, avere una pelle particolarmente elastica e una buona forma. Esistono diverse tipologie di segni che sono quelli piccoli sodi che rientrano nella leggenda della famosa coppa di champagne, seni dalla forma a pera, cascante, dalla forma tondeggiante e voluminosa oppure molto grande e espansivo. Ogni donna ha un seno che si addice alla forma del proprio corpo e, allo stesso tempo, riesce a rendere maggiormente armoniosa la sua figura. Assolutamente vietato avere un seno che sia totalmente artificiale dove si ha una dimensione eccessivamente grande e dove è ben visibile la famosa forma “a bozza”, vale a dire dove si mostra palesemente la protesi e crea anche degli avvallamenti che fanno notare questa differenza. La Mastoplastica Don Bosco nasce, nel settore della chirurgia estetica e plastica, per poter porre rimedio a eventuali inestetismi che nascono con il tempo, ma è anche utilizzata in ambito medico per riuscire a risolvere dei problemi di peso o comunque di diverse patologie, in modo che la donna non vada mai a privarsi di questo elemento assolutamente indispensabile nel proprio corpo. Negli ultimi anni si è assistito a una richiesta sempre maggiore di operazioni di Mastoplastica Don Bosco che hanno interessato sia le giovanissime, ma in modo particolare essa interessa alle donne in avanti con l’età, ma non solo per un aumento di qualche taglia, che diventa Mastoplastica Don Bosco, ma per porre rimedio ai danni e inestetismi dell’età che non perdona nessuno e fa invecchiare anche il corpo ed in modo particolare il seno. Una donna che possiede un seno con un aspetto grinzoso, non più tonico, ma anzi molto flaccido, tende a sentirsi “menomata” nel suo aspetto e quindi anche ad abbassare la sua autostima e a curarsi di meno.

Mastoplastica Don Bosco ecco le differenze

il ramo della Mastoplastica Don Bosco si suddivide in diversi interventi che si possono eseguire tenendo conto proprio delle problematiche di salute di un eventuale soggetto oppure anche dei suoi desideri estetici. Spesso usata per curare proprio inestetismi che aumentano con l’età o per regalarsi un seno nuovo che sia prosperoso e molto sodo, alle volte viene confusa con un semplice momento di qualche taglia delle mammelle. In realtà essa è molto variegata. La Mastoplastica Don Bosco si suddivide in:

Additiva
Riduttiva
Mastopessia
Lifting della pelle

ognuno di essi e mirato proprio a rimodellare il seno in base alle richieste del soggetto che si vuole sottoporre a questo intervento. Ricordiamo che si tratta di una operazione chirurgica dove è possibile anche degli effetti collaterali che è bene conoscere per non avventurarsi in un’esperienza che potrebbe essere vissuta anche in modo traumatico. Ad ogni modo analizziamo tutte le tipologie di intervento per capire se effettivamente abbiamo bisogno di una Mastoplastica Don Bosco oppure se dobbiamo modificare la nostra dieta e magari avere una attività sportiva più intensa e mirata proprio a rendere tonico il seno. Chiunque abbia un seno piccolo, ma si di corporatura snella e asciutta, potrebbe risolvere i problemi derivanti da una perdita di tonicità muscolare, esclusivamente tramite degli esercizi di fitness o comunque che una attività sportiva più o meno intensa, che doni nuovamente “volume” al seno, ma tuttavia potrebbero essere utili degli interventi mirati per eventuale lifting al seno o per un rinnovamento dell’epidermide. Ad ogni modo concentriamoci per prima proprio sull’intervento più resto richiesto dalle neo diciottenni che vogliono regalarsi un seno nuovo che sia particolarmente seducente. Parliamo della Mastoplastica Don Bosco additiva che rientra semplicemente nell’inserimento di un eventuale protesi artificiale all’interno del seno per aumentare il suo volume e quindi avere delle mammelle particolarmente alte, ma di qualche taglia superiore a quelle a cui siamo abituati. La protesi è costruita in diversi materiali. Esiste la protesi al silicone, in materiale organico oppure in idrogel. Ogni una di esse offre delle caratteristiche particolari al tatto, ma comunque è bene ricordare che esse non sono una parte normale del corpo e quindi possono avere una temperatura inferiore e risultare più fredde. Le protesi in silicone vengono anche riempite con una soluzione salina per regalare l’effetto di movimento e morbidezza durante i movimenti e gesti quotidiani. Si tratta di riuscire a garantire un effetto totalmente naturale e quindi a regalare una sensazione maggiormente piacevole. Oltre a questo consideriamo che le protesi hanno anche diversa forma proprio per venire incontro alle caratteristiche fisiche del soggetto. Rispettando proprio la struttura corporea possiamo richiedere delle protesi in silicone che corrispondono esattamente alla nostra forma normale del seno, ma con la differenza che risulta molto più sodo e quindi bello sia a vedere che a toccarlo. Le protesi anatomiche sono quelle ideate negli ultimi cinque anni e che aiutano a riposizionare l’interno della mammella in modo adeguato anche all’estensione della pelle. Esistono tantissime tipologie, tutte quelle che ritroviamo in un seno normale.

Mastoplastica Don Bosco riduttiva, quando si consiglia?

Quando diventa di necessario ridurre il proprio seno? In effetti questa rientra anche nella categoria medico e salutistica. Alla fine il seno è un deposito di grasso che può aumentare diminuire tenendo conto anche del nostro peso corporeo. Quando poi siamo soggetti a un eventuale disfunzione ghiandolare, esso aumenta fino a diventare molto pesante provocare diverse problematiche alla schiena e nella struttura scheletrica. Nei soggetti che sono in avanti con l’età ed hanno sviluppato un seno eccessivamente grande, occorre intervenire con una Mastoplastica Don Bosco proprio per eliminare qualche taglia poiché, questo peso costante sul petto, sta regalando problemi alla schiena, magari curvando lamette maggiormente, ma provoca anche uno schiacciamento del cuore e dei polmoni. Il peso sul torace porta ad avere conseguenze di tachicardia, ostruzione dell’arteria e perfino a rallentare i battiti. Il medico che solitamente richiede una Mastoplastica Don Bosco riduttiva sta cercando proprio di aiutare soggetto ad avere meno peso per diminuire anche i primi indizi di problemi cardiaci oppure di problemi posturali. Essa viene molto eseguita nei soggetti, cioè nelle donne, che hanno superato i 60 anni di età e si trovano ad affrontare una problematica di osteoporosi, causata anche dalla menopausa, oppure in soggetti che hanno avuto o affrontato una patologia particolare che ha creato una disfunzione ghiandolare con un aumento eccessivo proprio del seno. La Mastoplastica Don Bosco riduttiva viene comunque consigliata anche in soggetti obesi che devono cercare di andare a diminuire il carico, cioè il peso corporeo, su ginocchia, schiena, nervo sciatico e piedi. Trattandosi di una operazione molto particolare che comunque aggredisce il paziente e modifica la struttura del suo corpo, occorre che ci sia sempre una diagnosi stabilita che vada a richiedere tale intervento per la cura di un elemento salutare specifico. Esiste anche la possibilità di avere una riduzione del seno esclusivamente per avere una sinuosità diversa, ma sono realmente poche le donne che lo richiedono per questo motivo.

Mastoplastica Don Bosco e mastopessia, sono la stessa cosa

La Mastoplastica Don Bosco e la mastopessia sono operazioni diverse che rientrano sempre nel ramo della chirurgia estetica del seno. La mastopessia, sintetizzando il suo significato occorre per avere una nuova tonicità delle mammelle. Pensate che sia un intervento che interessi esclusivamente le donne in avanti con l’età? Assolutamente no! La richiesta della Mastoplastica Don Bosco interessa in modo particolare le donne che hanno subito una gravidanza e sono reduci dall’allattamento. Infatti in questo particolare momento della vita di ogni donna si deve affrontare la realtà di aver “sfruttato” il seno e averlo reso troppo morbido, cadente e magari anche eccessivamente rilassato. Si nota il seno che ha perso la sua tonicità, acquistato una forma molto “appesa”, non è più tondeggiante e ha perso soprattutto il volume non naturale poiché le ghiandole mammarie si sono svuotate. Tramite una mastopessia potete immediatamente avere di nuovo il seno che possediamo vate prima della gravidanza o dell’allattamento, e recuperare appieno la vostra forma fisica in modo che non ci sia un elemento naturale. I seni torneranno proprio ad essere perfetti e anche a eliminare l’inestetismo di una pelle eccessivamente rilassata che potrebbe essere prolassata a causa di un eccessivo rigonfiamento nel momento della gravidanza e poi con l’allattamento. Infatti, in questi momenti, la pelle potrebbe tendersi e sdraiarsi e quindi aiutare il rilassamento cutaneo e l’inestetismo del vostro seno.

Incisioni al seno in fase operatoria

In Internet è possibile osservare quali sono gli interventi che interessano la Mastoplastica Don Bosco, ma si trovano esclusivamente quelli che fanno notare le incisioni che avvengono sotto la parte del seno e che spesso sono quelle preferite dai medici chirurghi per inserire le protesi. Infatti, nel momento di un’incisione sotto la mammella, essa potrebbe rientrare in una piega naturale del seno quindi non creare cicatrici. Questo discorso è valido per coloro che hanno desiderato un seno naturale, con una forma pera dove la protesi ricade comunque verso il basso e quindi la copre, tuttavia ci sono diverse incisioni che aiutano a minimizzare le eventuali cicatrici e quindi a non eseguire ulteriori interventi di “camuffamento”. Le cicatrici sono un elemento naturale di questo intervento poiché si deve aprire la mammella, svuotarla, inserire la protesi e quindi richiudere. I punti che ne conseguono possono essere molto evidente creare una sorta di reticolato, chiamato anche in gergo tecnico “cucitura”, che non è proprio ideale e anzi è un inestetismo davvero molto sentito nei soggetti che hanno eseguito la Mastoplastica Don Bosco. Le incisioni avvengono nella parte sotto mammaria, intorno all’areola del seno, raggiungono l’estensione verso l’ascella oppure possibile avere un’incisione esclusivamente trans ombelicale. Quest’ultima interessa le protesi che vengono collocate, all’interno del seno tramite l’areola, completamente vuote e poi si gonfiano attraverso un tubicino che viene inserito nell’ombelico e raggiunge la protesi, in modo che si dia un aspetto del tutto naturale e vada a garantire un’estensione della pelle senza un miraggio improvviso. In effetti è possibile “gonfiarle” anche in più sedute per far abituare il corpo e la pelle a questa tensione.

Mastoplastica Don Bosco tipo di inserimento protesi

State per subire un intervento di Mastoplastica Don Bosco? Allora meglio sapere quali sono i tipi di inserimento della protesi all’interno del seno. Essi sono di mise in:

Periareolare
Sotto mammario
Ascellare
Ombelicale

L’inserimento periareolare è quella che permette di inserire la protesi attraverso l’areola del seno, andando a camuffare anche i punti di sutura in modo da concentrasse esclusivamente nella parte della circonferenza della pelle e permette anche di non notare affatto intervento che si è avuto. Ovviamente le protesi possono essere di diverse grandezze e quindi occorre dilatare l’areola in modo che esse possono venire collocata al suo interno. Per fortuna questo tipo di operazione avviene in anestesia locale o totale e quindi il paziente non assiste direttamente alla modifica del suo corpo anche perché, in alcuni soggetti che hanno deciso di vedere cosa accadeva, sono rimasti letteralmente sconvolti e ci sono voluti diversi mesi per riuscire ad accettare la nuova formazione del corpo. Inserimento sotto mammario è quello che viene preferito quando le protesi sono particolarmente grandi e del seno è molto ingombrante. In questo caso si effettuano delle incisioni nella parte sottostante, dove anche più facile per è il medico svuotare la mammella inserire la protesi. L’inserimento ascellare avviene tramite il cavo ascellare che collega direttamente al seno e si usano delle protesi che sono molto morbide, magari organiche oppure in idrogel, che si possono modellare in modo che l’intervento sia particolarmente facile e non controverso. Per quanto riguarda l’inserimento ombelicale, non si tratta di partire dall’ombelico per arrivare al seno, semplicemente si effettua inserimento della protesi attraverso l’areola, una protesi vuota, che poi viene riempita attraverso un tubicino che è collegato all’ombelico dove si spara suo interno una soluzione salina e permette di avere diverse dimensioni del seno. Questi sono i tipi di inserimento che interessano proprio la Mastoplastica Don Bosco. Mastoplastica Don Bosco - Richiedi un preventivo